Il deserto dei Tartari

ยซNominato ufficiale, Giovanni Drogo partรฌ una mattina di settembre dalla cittร  per raggiungere la Fortezza Bastiani, sua prima destinazione.
Si fece svegliare ch’era ancora notte e vestรฌ per la prima volta la divisa di tenente. Come ebbe finito, al lume di una lampada a petrolio si guardรฒ allo specchio, ma senza trovare la letizia che aveva sperato. Nella casa c’era un grande silenzio, si udivano solo piccoli rumori da una stanza vicina; sua mamma stava alzandosi per salutarlo.
Era quello il giorno atteso da anni, il principio della sua vera vita. Pensava alle giornate squallide all’Accademia militare, si ricordรฒ delle amare sere di studio quando sentiva fuori nelle vie passare la gente libera e presumibilmente felice; delle sveglie invernali nei cameroni gelati, dove ristagnava l’incubo delle punizioni. Ricordรฒ la pena di contare i giorni ad uno ad uno, che sembrava non finissero mai.ยป

(Il deserto dei Tartari – Dino Buzzati)

L’idea del romanzo, affermรฒ Buzzati in un’intervista, nacque “dalla monotona routine redazionale notturna che facevo a quei tempi. Molto spesso avevo l’idea che quel tran-tran dovesse andare avanti senza termine e che mi avrebbe consumato cosรฌ inutilmente la vita. E’ un sentimento comune, io penso, alla maggioranza degli uomini, soprattutto se incasellati nell’esistenza ad orario delle cittร . La trasposizione di questa idea in un mondo militare fantastico รจ stata per me quasi istintiva”. “Il deserto dei Tartari” narra la storia di Giovanni Drogo, che una mattina di settembre parte dalla cittร  per raggiungere la fortezza Bastiani, dove trascorrerร  tutta l’esistenza. Il suo viaggio sembra portare ai confini del mondo abitato, in una costruzione militaresca che appare “antica e deserta”, in un luogo in cui ristagna un torpore misterioso e tutto, dalle mura al paesaggio, traspira un’aria inospitale e sinistra. Per trent’anni Giovanni Drogo subisce l’oscuro male dei fortini, delle ridotte, delle casematte, e quella sorta di stregata immobilitร  si insinua fra i personaggi, come per salvaguardare il presentimento di nobili imprese. Qui Drogo attende, come tutti gli altri, che qualcosa dal deserto si muova, ma questo accade quando la sua vita รจ giunta al vero confine dell’uomo ed egli muore solo, in una povera locanda sulla strada di ritorno verso casa. La storia acquista cosรฌ una sua forza allegorica, che investe tutti gli uomini, il senso delle loro azioni e della loro esistenza.

IL FILM

Nel 1976 si traspose il romanzo in un poetico film diretto da Valerio Zurlini (nel cast Vittorio Gassman, Jacques Perrin, Philippe Noiret, Max Von Sydow e Giuliano Gemma).

GUARDALO SUBITO IN DVD!


Condividi l’articolo

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarร  pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scopri di piรน da CheLibro

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading