«”È il primissimo quadro che ho amato” stava dicendo mia madre. “Era in un libro che prendevo sempre in prestito alla biblioteca quand’ero bambina. Mi sedevo per terra accanto al letto e lo guardavo per ore, completamente rapita dal fascino di quella creaturina! Insomma, è incredibile quante cose si possano imparare a proposito di un quadro osservando una banalissima riproduzione. All’inizio mi affezionai all’uccellino, come se fosse il mio animale da compagnia o qualcosa del genere, poi mi innamorai del modo in cui era dipinto.” Rise. “Ora che ci penso, la Lezione di anatomia era nello stesso volume, e mi terrorizzava a morte. Chiudevo il libro di scatto, se per sbaglio mi capitava di aprirlo su quella pagina.”
La ragazzina e il signore anziano ci avevano raggiunti. Per mascherare l’imbarazzo mi chinai in avanti e fissai lo sguardo sul quadro. Era piccolo, il più piccolo della mostra, e il più semplice: un cardellino giallo su sfondo pallido, la zampetta sottile come un ramoscello incatenata ad un trespolo.»Il cardellino di Donna Tartt
Il cardellino di Donna Tartt: romanzo premio pulitzer 2014, le dickensiane avventure straordinarie e realistiche di un orfano newyorkese che diventa adulto affrontando le sue ossessioni.
Il giovane Theo Decker sta visitando una mostra di pittori fiamminghi al Metropolitan Museum di New York quando accade l’inconcepibile: lo scoppio di una bomba, calcinacci, sangue e grida dappertutto, e per terra decine di corpi senza vita, tra cui quello della madre di Theo. Sconvolto e in stato confusionale, Theo si allontana dal luogo dell’attentato senza che i soccorsi e le forze dell’ordine riescano a intercettarlo. E, per timore di finire affidato ai servizi sociali (il padre ha da tempo abbandonato la famiglia per rifarsi una vita con la nuova fidanzata a Las Vegas), si nasconde nel suo appartamento insieme al pacchetto che una delle vittime gli ha affidato pochi minuti prima di morire. Il tesoro contenuto all’interno, un piccolo prezioso dipinto raffigurante un cardellino, sarà l’unica costante, il centro di gravità permanente nella vita deragliata di Theo, simbolo di un’innocenza impossibile da riscattare. E insieme miccia di una pulsione autodistruttiva destinata a tormentarlo per sempre. Tra i salotti dell’Upper East Side e la desolazione della periferia Las Vegas, tra amori impossibili e vizi inconfessabili, capolavori rubati e vertiginose fughe lungo i canali di Amsterdam.
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